venerdì 15 novembre 2013

beata sicurezza del bambino sorretto da un braccio robusto


 Edith STEIN, LA MISTICA DELLA CROCE
Capitolo 2. - LA RICERCA DELL’ESSERE

Di fronte all’innegabile realtà
per cui il mio essere è fugace,
prorogato, per così dire, di momento in momento,
e sempre esposto alla possibilità del nulla,
sta l’altra realtà,
altrettanto inconfutabile,
che, nonostante questa fugacità,
io sono
e d’istante in istante sono conservato nell’essere
e che in questo mio essere fugace colgo alcunché di duraturo.
Mi sento sostenuto e trovo in ciò riposo e sicurezza:
non è la sicurezza, conscia di sé, dell’uomo
che, con le proprie forze, sta su un terreno solido,
ma è la dolce, beata sicurezza del bambino sorretto da un braccio robusto,
sicurezza non meno ragionevole, se oggettivamente considerata.
O sarebbe «ragionevole» il bambino
che vivesse nel timore continuo che la madre lo lasci cadere?

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