martedì 26 novembre 2013

Chi appartiene a Cristo, deve vivere tutta la vita di Cristo. Deve maturare fino all’età adulta di Cristo,


Edith STEIN, LA MISTICA DELLA CROCE
Capitolo 3. - PREGHIERA - MEDITAZIONE

Si scopre che esistono cose
che non si possono considerare
né belle né buone e
che pure è così difficile cambiare.
Allora si diventa a poco a poco molto modesti ed umili,
si diventa pazienti ed indulgenti per le pagliuzze negli occhi degli altri,
perché si vede la trave che è nei propri,
e infine si impara anche a sapersi accettare
nella luce inesorabile della presenza divina
e a rimettersi alla misericordia di Dio,
che sa venire a capo di tutto ciò
che si fa beffe della nostra forza.

Nell’infanzia della vita spirituale,
quando abbiamo da poco incominciato ad affidarci alla guida di Dio,
sentiamo molto forte e salda la mano che ci conduce;
davanti a noi, chiaro come il sole,
sta ciò che dobbiamo fare
e che cosa dobbiamo lasciare.
Ma poi non è sempre così.
Chi appartiene a Cristo, deve vivere tutta la vita di Cristo.
Deve maturare fino all’età adulta di Cristo,
deve percorrere una volta o l’altra la via della croce,
dopo essere passato per il Getsemani e il Golgota.
E tutte le sofferenze che provengono dall’esterno sono nulla
in confronto alla notte buia dell’anima,
quando non risplende più la luce divina
e la voce del Signore non si fa più sentire.
Dio è presente, ma è nascosto e tace.


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