venerdì 10 gennaio 2014

ci permettiamo dubitare che la formazione permanente sia sentita dai più come grazia...


Amedeo Cencini 
Il respiro della vita
La grazia della formazione permanente
Parte prima
RINNOVAMENTO INCOMPIUTO
CAPITOLO I
Nodi teorici e pratici
1. Se non è formazione permanente sarà frustrazione permanente...

C'è chi dice che la formazione permanente sia
un caso classico di rinnovamento incompiuto;
è infatti più invocata che attuata;
poco o solo approssimativamente teorizzata e non abbastanza organizzata in sistema logico e coerente;
giustificata più sul piano funzionale che su quello della profonda e normale evoluzione dell'essere credente e dell'essere consacrato;
concepita più in termini difensivi (nei confronti dell'odierno ritmo accelerato dei cambi di ruolo, di mentalità, di attese...) che non propositivi;
straordinaria più che ordinaria, e collocata, magari, negli anni delle grandi ricorrenze, come un premio alla fedeltà (o alla resistenza);
spezzettata in corsi vari di aggiornamento e specializzazione e non unificata né unificante il cammino quotidiano di vita;
e infine, voluta dai superiori molto più che dalla base, al punto - in certi casi d'esser più o meno imposta (dai primi) e mal digerita (dai secondi).
In definitiva, forse non siamo lontani dal vero se ci permettiamo dubitare che la formazione permanente sia sentita dai più come grazia...
... Il contrario della formazione non è semplicemente l'assenza d'un aiuto o la perdita d'una opportunità, infatti, ma il processo esattamente contrario, la deformazione.

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