giovedì 2 gennaio 2014

la formazione...non può essere considerata lusso di alcuni, privilegio di altri; ma è l'impianto di fondo sul quale si gioca per la vita o per la morte.


Il respiro della vita 
La grazia della formazione permanente -2002
Amedeo Cencini


Le parole della prefazione che seguono rivelano il fulcro  dove si trovano le coordinate e le categorie della formazione permanente
la questione della fede è una questione di
 progressiva adesione a Cristo, un Cristo oggettivo, 
quello manifestato nell'evento della sua Pasqua. La formazione è come il respiro, senza di esso si muore così come si è deformati se non ci si forma sempre.




Padre Cencini in questo libro 
apre l'oggettività della vita 
al suo vero evento fondante 
che è quello della passione, morte e risurrezione di Cristo. 
Questo evento diventa il fondamento di tutta 
l'esistenza della persona umana e di tutto l'universo. 
Non è una questione teorica; 
difatti il libro mette molto in evidenza 
che la questione della fede è una questione 
di progressiva adesione a Cristo, un Cristo oggettivo, 
quello manifestato nell'evento della sua Pasqua. 
In questa progressiva adesione al Figlio, 
in questa cristoformità progressiva, 
sono poste le coordinate e le categorie della formazione permanente. 
Perciò è evidente che non può esserci formazione intesa 
come un periodo della vita, 
come una revisione di un periodo di vita; 
non può essere considerata lusso di alcuni, 
privilegio di altri; 
ma è l'impianto di fondo sul quale 

si gioca per la vita o per la morte. 

Ecco la formazione come respiro. 

Non respirare significa morire, 

non avere la formazione significa essere "deformati".

Nessun commento:

Posta un commento